Una stampante è un oggetto sempre più comune nelle nostre case e nei nostri uffici, anche in quelli più piccoli. Ce ne sono in commercio diverse tipologie e modelli e orientarsi nella scelta non è sempre facile. Tra i criteri da tenere in considerazione c’è anche quello delle migliori cartucce per stampanti. Sembra un dettaglio trascurabile, ma solo perchè non ci si rende conto di quanto influiscano sulla qualità di stampa e anche sul nostro portafogli quando arriva il momento di sostituirle. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza sulle cartucce per stampanti, sulle loro caratteristiche, pro e contro.
Cartucce e toner sono la stessa cosa?
Spesso si usano i termini “cartuccia” e “toner” come sinonimi, ma in realtà indicano due cose ben diverse. Le prime, infatti, sono dispositivi adatti per le stampanti a getto di inchiostro, mentre i toner si usano per le stampanti laser. Le stampanti ink jet compongono l’immagine o il testo da stampare una riga alla volta e sono quindi in grado di processare poche pagine al minuto. Le stampanti laser, invece, grazie alla tecnica della xenografia, riescono ad avere una velocità di stampa molto elevata.
E’ migliore una stampante ink jet o laser?
La risposta a questa domanda dipende dall’uso che si intende fare della stampante. Si sono diversi elementi da prendere in considerazione, tra cui anche la tipologia di cartuccia utilizzata a il suo costo al momento di sostituirla. A questo proposito, prima di procedere all’acquisto della periferica, bisognerebbe informarsi non solo del prezzo delle cartucce originali ma anche dell’eventuale disponibilità e costo di cartucce compatibili e/o rigenerate.
Gli altri fattori da tenere in considerazione sono:
Gli altri fattori da tenere in considerazione sono:
- la quantità di stampe prevista: è un criterio fondamentale da tenere in considerazione. Se si ha bisogno di grandi quantità di stampe è meglio optare per una stampante laser, nettamente più veloce;
- il volume di stampe a colori di alta qualità di cui si ha bisogno. Se questo numero è elevato la scelta dovrà cadere su una stampante ink jet;
- la frequenza di stampa: si intende stampare tutti i giorni o in maniera saltuaria? Nel secondo caso, bisogna tenere in considerazione il fatto che le stampanti a getto d’inchiostro tendono a rovinarsi se utilizzate poco perchè l’inchiostro si secca negli ugelli;
- la qualità di stampa necessaria: tra stampante ink ket e laser questa differenza non è abissale. Sarebbe però meglio fare un confronto diretto stampando lo stesso documento con le due periferiche per valutare la più adatta alle proprie esigenze.
Come funzionano le cartucce per stampanti?
Attualmente ci sono due principali tipologie di stampanti a getto di inchiostro: thermal e piezo. Ci son pro e contro per entrambe le tipologie. Le cartucce delle stampanti thermal emettono una goccia di inchiostro tramite la spinta di una bolla di vapore che viene generata da un impulso; il vuoto lasciato dalla goccia di inchiostro emessa richiama nuovo inchiostro dal serbatoio. Nelle stampanti piezoelectric, invece, l’emissione viene dell’inchiostro viene controllata da campi elettrici inviati ad un cristallo piezoelettrico. Le stampanti thermal hanno testine di stampa meno costose ma una maggiore dimensione della goccia di inchiostro. Le piezo, invece, hanno un maggiore controllo sulla regolazione della dimensione della goccia di inchiostro, ma le testine di stampa sono meno numerose e più costose.
Quali sono le principali tipologie di cartucce per stampanti in commercio?
Chi possiede una stampante a getto di inchiostro ha davanti a sé tre opzioni, nel momento in cui deve sostituire una cartuccia esaurita. In commercio, infatti, ci sono cartucce originali, compatibili e rigenerate, ognuna con le sue caratteristiche, i suoi pro e i suoi contro.
Quali sono le caratteristiche delle cartucce per stampanti originali?
Le cartucce originali sono quelle prodotte ex novo dalla stessa casa madre della nostra stampante e che quindi riportano la stessa marca sulla confezione. In genere questo tipo di consumabile garantisce una qualità di stampa ottimale e una perfetta compatibilità con la periferica di stampa per cui è stata progettata. Non solo: è sempre coperta da garanzia ed è in genere facile contattare il produttore tramite il suo servizio clienti in caso di problemi. Tra i contro possiamo invece individuare un costo più elevato e anche un maggiore impatto ambientale, dal momento che l’intera cartuccia viene realizzata ex novo mentre quella vecchia viene smaltita.
Cosa si intende per cartucce rigenerate?
Spesso si confondono le cartucce rigenerate con quelle compatibili, ma in realtà si tratta di due cose ben diverse. Le cartucce rigenerate sono consumabili originali, quindi prodotti dalla stessa casa madre della periferica, che – una volta esauriti – vengono ripuliti, revisionati e riempiti di nuovo per poi essere venduti. Questo tipo di cartucce per stampanti ha quindi tutte le caratteristiche di una cartuccia originale per quanto riguarda qualità di stampa e durata, ma ad un prezzo decisamente inferiore. E’ ovvio, però, che la rigenerazione deve essere di qualità.
Quali sono le caratteristiche delle cartucce compatibili?
Questa tipologia di consumabili per stampante viene realizzato da diverse ditte, che non sono le stesse che hanno prodotto la nostra periferica. Pur non riportando quindi la stessa marca della stampante sulla confezione, vi si adattano in maniera precisa. Costano molto meno rispetto alle cartucce originali e spesso si hanno prestazioni abbastanza buone per quanto riguarda durata e qualità di stampa.
Come scegliere le migliori cartucce per stampante compatibili?
Le cartucce compatibili non sono tutte uguali: a volte quelle troppo economiche posso riservare brutte sorprese o addirittura danneggiare la nostra periferica in modo irreparabile. Un primo consiglio è quindi quello di evitare di acquistare cartucce compatibili troppo economiche: la metà o al massimo un terzo del prezzo della cartuccia originale in genere è un buon compromesso. Un problema potrebbe essere rappresentato dalla verifica che la stampante effettua sul chip della cartuccia, ma di solito se viene rilevata una cartuccia compatibile, quindi non originale, ci viene mostrato un messaggio di allerta e confermando la nostra volontà di procedere possiamo comunque avere le nostre stampe.
Che problemi si potrebbero avere con le cartucce compatibili?
Usare cartucce compatibili comporta alcuni vantaggi, tra cui indubbiamente il costo contenuto, ma ci potrebbero essere anche alcuni lati negativi. Tra i principali problemi che si potrebbero presentare ci sono perdite di inchiostro, sbavature, macchie, scarsa qualità della stampa e continui messaggi di errore o addirittura il blocco della stampante. Sono problemi legati ad una compatibilità non perfetta tra cartuccia compatibile e stampante. C’è da dire, però, che questi problemi sono sempre più rari, a patto che ci si affidi a cartucce non originali sicure e affidabili.
Quali fattori potrebbero rovinare o danneggiare una cartuccia?
Uno dei problemi principali che possiamo riscontrare nelle nostre stampanti domestiche è causato proprio dal fatto di non utilizzarla abbastanza spesso: in questo modo l’inchiostro di secca negli ugelli, che si otturano provocando problemi talvolta irreparabili. Se siete costretti a lasciare inattiva la vostra stampante per un po’ di tempo, soprattutto in estate, cercate di avvolgerla in un sacchetto di plastica ben chiuso insieme ad una spugna umida. Se invece il problema è il cosiddetto banding, cioè delle righe nelle stampe, il problema potrebbero essere testine sporche o ugelli parzialmente otturati. In questo caso potreste provare ad effettuare una pulizia delle testine.
Meglio toner e cartucce per stampanti standard o XL?
Spesso chi ha scelto una stampante di tipo professionale si chiede se siano meglio cartucce e toner di dimensioni standard, XL o addirittura XXL. In genere, per quanto riguarda il costo per stampa, una cartuccia ad alta capacità risulta più conveniente, ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione. Uno è sicuramente il proprio volume di stampa: se infatti si ha una stampante a getto di inchiostro che si utilizza poco sarebbe meglio acquistare cartucce standard, sia per non far seccare l’inchiostro negli ugelli, sia per non spendere cifre elevate per una cartuccia ad alta capacità.
Rendimento per pagine: quanto durano le cartucce per stampante?
A questa domanda non c’è una risposta univoca perchè dipende da una serie di fattori. Per prima cosa chiariamo cosa si intende con il termine “rendimento per pagine”: si tratta semplicemente del numero indicativo di pagine che una determinata cartuccia può stampare. Questo numero può essere riportato sulla confezione: non si tratta certo di una garanzia ma è un’indicazione utile. La durata di una cartuccia per stampante a colori dovrebbe essere di circa 200 o 300 pagine, mentre si dovrebbe salire intorno alle 500 stampe per le cartucce in bianco e nero. E’ difficile, però, determinare un rendimento preciso perchè ogni pagina richiede un diverso quantitativo di inchiostro. Ci sono poi alcuni fattori che possono influire, come la dimensione della cartuccia, la sua tipologia (se originale, compatibile o rigenerata) e le attenzioni prestate.
Come è possibile verificare il livello di inchiostro nelle cartucce per stampanti?
Il livello di riempimento delle cartucce di inchiostro della nostra stampante si può verificare nel driver stampante oppure anche nel menu che è possibile visualizzare sul monitor del computer. Di norma, però, il livello di riempimento delle cartucce è solo stimato in base alle informazioni che la stampante, sia a getto di inchiostro che laser, è in grado di raccogliere in fase di stampa. Se si utilizzano cartucce compatibili è possibile che questo indicatore non funzioni in maniera corretta o che addirittura non funzioni del tutto.
Quanto durano le cartucce per stampante non aperte?
Sarebbe meglio non conservare per lungo tempo le cartucce senza utilizzarle, dal momento che il calore e l’esposizione all’aria possono contribuire a far seccare l’inchiostro. In genere, però, possiamo dire che una cartuccia per stampante originale o compatibile si può conservare dai 2 ai 5 anni senza utilizzarla, a patto che sia conservata con la testina rivolta verso il basso e lontano da fonti di luce e di calore. Questa durata si riduce a circa un anno per le cartucce per stampante rigenerate.
Come installare o sostituire le cartucce per stampante?
Cambiare le cartucce per stampante è un’operazione di routine che ognuno di noi può compiere in autonomia. Prima di cominciare bisognerebbe consultare le istruzioni del modello di stampante in nostro possesso perchè potrebbero variare leggermente. In genere, però, i passaggi principali da effettuare sono questi:
- accendere la stampante;
- sollevare lo sportello di accesso alle cartucce di inchiostro finchè non rimarrà bloccato;
- accertarsi che il carrello di stampa sia inattivo;
- sollevare il coperchio dello slot dove andrà inserita la cartuccia;
- estrarre la cartuccia esaurita;
- rimuovere il nastro di plastica di protezione della cartuccia nuova;
- inserire la cartuccia nuova con gli iniettori rivolti verso la stampante;
- se necessario ripetere questi passaggi per tutte le cartucce da sostituire;
- chiudere lo sportello di accesso alle cartucce.
Qual è la differenza tra cartucce per stampanti con testina di stampa integrata e cartucce individuali senza testina di stampa integrata?
Le cartucce ink jet possono essere con testina integrata, in genere una per il nero e una per i colori, oppure cartucce individuali senza testina integrata, una per ogni colore. Si tratta di una differenza importante che bisogna tenere in considerazione al momento dell’acquisto di una stampante a getto di inchiostro perchè ha delle ricadute in termini di costi e di manutenzione. In genere si pensa che una stampante con cartucce individuali sia più conveniente perchè permette di sostituire solo la cartuccia con il colore esaurito senza per forza cambiare anche le altre, ma ci sono delle situazioni in cui potrebbe rivelarsi più conveniente una stampante con cartucce con testina integrata.
Quali sono le caratteristiche delle cartucce con testina integrata?
Una stampante che utilizza cartucce con testina integrata in genere monta solo due cartucce – una per il nero e una per i colori – e quindi richiede di norma meno interventi da parte dell’utente. Un altro fatto da considerare è quello della pulizia delle testine: ad ogni avvio, infatti, le stampanti a getto di inchiostro eseguono una pulizia delle testine, operazione che richiede una certa quantità di inchiostro. Di solito nel caso delle cartucce con testina integrata la quantità di inchiostro usata a questo scopo è minore o addirittura non è necessaria l’operazione, quindi tutto l’inchiostro nella cartuccia o quasi è effettivamente utilizzato per la stampa.
Quali sono le caratteristiche delle cartucce individuali?
In questo tipo di cartuccia la testina è all’interno della stampante e quindi le cartucce sono semplici serbatoi per l’inchiostro, uno per ogni colore, che vengono gestiti in maniera indipendente gli uni dagli altri. Ogni colore può quindi essere sostituito indipendentemente dagli altri, con un buon risparmio. Queste cartucce inoltre sono in genere più economiche e con un minore rischio di incorrere in problemi o malfunzionamenti.
Quali sono le principali tipologie di inchiostro per stampante?
L’inchiostro utilizzate per le cartucce ink jet non è altro che un liquido che contiene vari pigmenti che sono in grado di colorare una superficie di carta. Ci sono diverse tipologie di inchiostro per stampante, ognuno con le sue caratteristiche. Le principali tipologie sono rappresentate dall’inchiostro dye based a base di acqua e dall’inchiostro pigmentato.
Quali sono le caratteristiche degli inchiostri dye based?
Negli inchiostri dye based il colorante è disciolto completamente in acqua. I suoi punti di forza sono una buona qualità di riproduzione del colore, con un’alta brillantezza e uno spazio colore molto esteso nel casi di stampe ad alta risoluzione. Tra i contro, invece, c’è il fatto di non essere particolarmente resistenti all’acqua e ai raggi ultravioletti, che tendono a sbiadire le stampe. L’inchiostro dye based dà il meglio di sé su carte fotografiche.
Quali sono i pro e i contro dell’inchiostro pigmentato?
Gli inchiostri pigmentati a base di acqua possono essere utilizzati con periferiche che utilizzano testine di stampa termiche o piezoelettriche. Questo tipo di inchiostro dispone di singoli pigmenti colorati insolubili in acqua nel liquido portante. E’ essenzialmente più resistente alla luce, all’acqua e allo strofinamento rispetto all’inchiostro dye based e, nel caso della stampa di testi, ha un’alta qualità. Non sono invece così qualitativi per quanto riguarda la stampa di fotografie e immagini perchè le molecole sono più grandi rispetto a quelle dell’inchiostro dye based e quindi non penetrano in maniera ottimale nella carta fotografica. Inoltre riescono a riprodurre una minore gamma di colori e sfumature. Tra gli svantaggi possiamo ricordare anche il prezzo più elevato.
Quanto costa una cartuccia per stampante economica?
Sul mercato attuale le marche di stampanti che offrono un buon rapporto qualità prezzo per quanto riguarda la sostituzione delle cartucce sono Canon, Hp ed Epson. Le cartucce originali di questi brand in genere hanno un costo compreso tra i 15 e i 25 euro a cartuccia, con un numero di fogli garantiti che si aggira tra i 200 e i 300 per le cartucce a colori e sui 500 per quelle in bianco e nero.
Anche la marca Brother offre cartucce dal prezzo competitivo e dalla qualità di stampa ottimale, ma è necessario un maggiore investimento per quanto riguarda la stampante vera e propria. Utilizzando cartucce compatibili è possibile risparmiare. Il consiglio è quello di scegliere cartucce originali almeno fino a quando la periferica sarà in garanzia. In ogni caso è meglio evitare di optare per consumabili troppo economici che potrebbero non solo potrebbero dare un numero di fogli inferiori e una bassa qualità di stampa, ma in casi estremi potrebbero addirittura danneggiare la stampante stessa.
Anche la marca Brother offre cartucce dal prezzo competitivo e dalla qualità di stampa ottimale, ma è necessario un maggiore investimento per quanto riguarda la stampante vera e propria. Utilizzando cartucce compatibili è possibile risparmiare. Il consiglio è quello di scegliere cartucce originali almeno fino a quando la periferica sarà in garanzia. In ogni caso è meglio evitare di optare per consumabili troppo economici che potrebbero non solo potrebbero dare un numero di fogli inferiori e una bassa qualità di stampa, ma in casi estremi potrebbero addirittura danneggiare la stampante stessa.
Come smaltire le cartucce per stampanti esaurite
La maggior parte delle cartucce per stampanti in commercio sono composte principalmente di plastica, gomma e metallo e sono riempite di inchiostro di diversi tipi. Non si tratta di normali rifiuti e devono quindi essere smaltite in maniera apposita. Ci sono diversi modi per farlo correttamente:
- tramite appositi programmi promossi dalle stesse case madri per raccogliere e riciclare le cartucce esaurite. Tra le aziende che propongono questi programmi ci sono ad esempio Dell e HP.
- programmi di riciclaggio locali: spesso nel proprio Comune o nella propria zona esistono programmi di riciclaggio che riguardano proprio le apparecchiature informatiche obsolete e i relativi consumabili. E’ possibile che informandovi scopriate che un gruppo locale offre proprio questo servizio di raccolta e riciclo di apparecchiature e componenti in buono stato.
- presso negozi di forniture per ufficio: molti rivenditori di forniture per ufficio recuperano anche le cartucce per stampanti usate. Cercare quindi un punto vendita che offra questo servizio nella propria zona è un’opzione praticabile.
- presso un Punto Verde: si tratta di centri che raccolgono cartucce usate in buone condizioni per poterle utilizzare nuovamente. E’ un buon modo per contribuire allo sviluppo sostenibile. Le cartucce per stampanti ancora utilizzabili vengono infatti riutilizzate, mentre quelle danneggiate vengono inviate a soluzioni di riciclaggio appropriate. Le cartucce in buono stato, infatti, possono essere riutilizzate. Ciò può avvenire ricaricandole di inchiostro dopo averle accuratamente controllate. Il passo successivo è quello di verificarne il funzionamento e la qualità. Un altro modo per riutilizzare le cartucce per stampanti è quello di recuperarne le parti in buono stato per l’assemblaggio di cartucce rigenerate.