Nel 2024 la stampante UV è uno dei modelli sempre più richiesti. La stampa diretta UV permette di stampare su diversi oggetti e materiali e per questo è considerata una della più versatili. Naturalmente come tutte le stampanti ha una serie di limiti e di vantaggi che vanno analizzati per avere una consapevolezza tale da poter scegliere come e quando acquistare una stampante del genere.
Come funziona la tecnologia UV
Si tratta di una tecnologia modernissima che utilizza le stampanti a UV ossia che sfruttano le lampade di formato notevole. Prima delle lampade UV si utilizzavano le lampade IR cioè a raggi infrarossi, ma queste in alcuni casi facevano macchiare di giallo oppure deformare alcuni materiali.
Le stampanti UV hanno un meccanismo d’azione molto preciso e lineare: l’oggetto o il materiale su cui fare la stampa si posiziona sul piano di stampa il quale rileva la dimensione e le tre dimensioni quindi: spessore, altezza e lunghezza per poi depositare l’inchiostro depositato nelle cartucce su tutto il materiale tramite le testine. Così come per gli inchiostri a pigmenti liquidi, anche le testine degli inchiostri UV scorrono su un carrellino, con la sola differenza che l’inchiostro UV si asciuga rapidissimamente rispetto all’inchiostro liquido.
L’inchiostro UV a differenza dell’inchiostro liquido non ha bisogno del riscaldatore che scioglie il liquido per poi fissarlo sulla carta. La lampada UV emette i raggi ultravioletti che permettono all’inchiostro di fissarsi sulla carta. Si tratta quindi di una tecnologia versatile e più moderna.
Il ruolo dei fotoiniziatori nel processo di stampa
L’inchiostro UV è composto di pigmenti, fotoiniziatore e veicolo. Nelle cartucce a pigmenti liquidi e quindi eco- solventi, il veicolo evapora, invece nei colori UV l’inchiostro resta sempre indelebile su carta o su qualsiasi materiale viene impresso. I fotoinizatori servono a iniziare il processo di polimerizzazione e a far passare immediatamente il colore dallo stato liquido a quello solido. Questo processo che è reso possibile proprio dai fotoinizatori permette di stampare su qualsiasi materiale e quindi su vetro, plastica, metallo, carta, carta fotografica o plastificata; ma anche legno e quindi su materiali porosi. Inoltre serve molto meno inchiostro rispetto al pigmento eco solvente proprio perché l’inchiostro non viene assorbito dal materiale che lo riceve.
Tipologie di inchiostro UV e flessibilità
L’inchiostro che non viene assorbito deve essere parte dell’oggetto su cui viene impresso e avere la possibilità di flettersi soprattutto se l’oggetto che riceve la stampa è elastico. A seconda del tipo di inchiostro UV avremo diversi gradi di flessibilità. Questa caratteristica della flessibilità è assolutamente necessaria poiché altrimenti il colore si creperebbe al momento in cui l’oggetto viene manipolato.
Nelle stampe UV su oggetti rigidi come il vetro o la ceramica si utilizzano stampanti Flatbed industriali che non hanno alcuna peculiarità flessibile.
Se la cartuccia di inchiostro UV è scaduta la flessibilità viene meno e l’inchiostro perde la capacità di fissaggio. Per cui è importante tenere conto della scadenza dell’inchiostro UV.
Inchiostri Speciali UV : il Bianco ed il Gloss
Si può posizionare nella stampante UV anche un altro genere di cartuccia ad inchiostro speciale: si tratta del gloss e del bianco. Questi due speciali inchiostri servono ad imprimere colore su superfici particolari come il plexiglass
Il gloss consente di creare una lucidatura e di dare definizione e brillantezza a superfici opache. vengono adoperate per lo più in ambito professionale, soprattutto dai grafici. Grazie alle impostazioni di stampa poi possiamo decidere lo spessore e il carico di pigmento grazie ad un effetto di rilevo che offre la stampante UV che si chiama “effetto embossing“. Naturalmente più embossing utilizziamo più tempo ci vuole ad effettuare la stampa e maggiore colore viene impiegato per cui il costo è maggiore. Se utilizziamo invece una stampante UV di formato piccolo, dobbiamo sapere che questi effetti non sono contemplati nelle impostazioni della stampante e che il bianco ed il gloss non possono essere adoperati poiché non attaccano.
Primer come materiale fissante
L’utilizzo del pigmento su alcune superfici come la plastica, i metalli e la ceramica non possono fare presa senza l’utilizzo preventivo del primer. Il primer aiuta e favorisce il fissaggio del colore e si utilizza anche per i gadget e le plastiche più semplici. Il primer si trova all’interno di una cartuccia e la si può utilizzare solo per i colori tradizionali e non per il bianco o il gloss. Anche il primer è comunque un limite per alcuni materiali. Se risulta quindi inefficace su alcuni oggetti il problema non è la qualità del primer. Per questo a volte il primer si trova anche sotto forma di spray o di panni in micro fibra per ovviare all’incompatibilità della cartuccia. Nell’utilizzare il primer a spray bisogna ricordarsi di esporre gli oggetti stampati per alcuni minuti ad alcune fonti di calore per aumentare la capacità di adesione del colore.
Sublimazione e stampante UV Led
Esiste una sottile differenza fra tecnica di sublimazione e stampante UV Led. Alcuni utilizzano indistintamente l’una e l’altra ma nella sublimazione occorre la termopressa per imprimere il colore e trasferirlo, mentre nella stampante UV Led il trasferimento non necessita di alcuna termopressa. La sublimazione si effettua con una stampante sublimatica A3, mentre per la stampa UV Led c’è bisogno del primer. In genere la sublimazione permette un lavoro più versatile in quanto consente di imprimere colore anche su superfici concave o convesse senza rischiare che l’oggetto si deformi. La stampa UV led invece consente una carica di stampa su una curvatura massima di 2 mm.
Inoltre la stampante sublimatica ha un costo nettamente inferiore rispetto alla stampante UV led. L’unico svantaggio è che con la sublimatica non si possono effettuare lavori con gloss e con il bianco. La sublimatica può stampare anche su tessuti e quindi molto utilizzata nel settore moda.
Marchi e prezzi
Le stampanti UV sono compatibili con le cartucce UV. Su Amazon si possono trovare tantissime soluzione validissime che permettono anche di risparmiare rispetto ai costi che presentano i negozi fisici. Fra i brand che sentiamo di potervi consigliare ci sono la marca Brother, Invisible UV Ink, Ink Master e tutte le altre che già si conoscono come HP ed Epson. Naturalmente i costi sono ridotti ma la garanzia di assistenza e reso è sempre disponibile. I costi si aggirano invece attorno ai 50/100 euro.